Ciao a tutti! È il corpo umano che vi parla. Oggi vorrei introdurvi un nuovo argomento riguardante il sistema scheletrico: la suddivisione delle ossa in base alla loro forma.
Le ossa possono essere classificate in quattro categorie secondo la loro forma:
-le ossa piatte, come quelle della testa o del bacino, sostengono e proteggono gli organi interni, sono sottili, ma molto robuste;
-le ossa irregolari, come le vertebre, non rientrano in nessuna delle forme precedenti;
-le ossa lunghe, come l’omero e il femore, possiedono una parte terminale tondeggiante, chiamata epifisi, a cui è collegata la parte dell’osso centrale più lunga, conosciuta anche con il nome di diafisi;
-le ossa brevi, come le ossa dei polsi e delle caviglie.
La superficie di un osso non è uniforme, ma caratterizzata da solchi e creste. I solchi sono dati dal passaggio sulla sua superficie di grossi vasi. Le parti sporgenti, le creste, sono quelle in cui si inseriscono i tendini e i legamenti. Tutte le ossa sono costituite da tessuto osseo, ma la densità delle matrice extracellulare è variabile. Si distinguono il tessuto osseo spugnoso, ricco di trabecole ossee e con maggiori parti lacunose, e il tessuto osseo compatto, caratterizzato da una matrice più densa. È possibile trovare l’osso compatto nelle diafisi delle ossa lunghe e nelle lamine esterne delle ossa piatte, a differenza delle altre parti dello scheletro che sono costituite da osso spugnoso.
Nel prossimo articolo vi parlerò delle ossa lunghe.